Difficilmente s’incontra un cacciatore che non conosca gli scarponi Diotto. Le calzature tecniche della ditta di Maser (Treviso) accompagnano da molti anni cacciatori, escursionisti, tartufai e fungaioli durante le loro uscite in montagna, in collina o in pianura. Diotto è certamente un brand affermato e la qualità rigorosamente made in Italy dei suoi prodotti è un dato di fatto. Ma questo per la famiglia Quagliotto, che ha fondato il calzaturificio e che ne è saldamente alla guida, non era abbastanza. Adagiarsi sugli allori di sicuro non fa per loro e lo scorso anno, grazie in primis all’intuizione e alla volontà della giovane imprenditrice di famiglia, Anna, ha preso vita un nuovo e importante progetto: una linea di abbigliamento tecnico per la caccia e l’outdoor, declinata sia per uomo sia per donna.
Anna Quagliotto non ha certo improvvisato nulla; da tempo infatti, lavorava per la realizzazione di questa idea che da più di un anno ha visto concretamente la luce. Diversificare la produzione Diotto, mantenendo la stessa qualità dei prodotti pensati, studiati e realizzati nel segno di una tradizione tutelata, quel made in Italy che fa delle confezioni italiane un vanto nazionale in tutto il mondo, ha richiesto un ingente sforzo imprenditoriale. Prima di tutto una nuova sede, sempre a Maser, che oltre a ospitare gli uffici è in parte aperta al pubblico che può visitare l’ampio e moderno show room per la vendita diretta sia dell’abbigliamento Diotto sia delle calzature. Tutto ciò non abbandonando il vecchio edificio, ma convertendolo in magazzino, oltre che a sede di parte dell’attività produttiva. In sostanza ora l’azienda ha triplicato i propri spazi. E questo non è un mero racconto di un dettaglio: un investimento così impegnativo è testimonianza dell’importanza del progetto in essere.
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